Bloccato l’account Facebook e Instagram di Donald Trump. Sospeso il profilo Twitter del medesimo. Oscurata l’App Parler la piattaforma dei simpatizzanti trumpiani. Dopo che per anni, il presidente Trump ha praticato, con la connivente collaborazione dei gestori dei più importanti social network, la manipolazione informativa dolosa nei confronti di milioni di elettori americani, la settimana scorsa, gli imprenditori digitali si sono idealmente sostituiti al potere istituzionale e hanno ritenuto che
i rischi di consentire al Presidente di continuare a utilizzare il nostro servizio durante questo periodo fossero semplicemente troppo grandi
come ha scritto Zuckerberg in un post.
Più che un provvedimento prudenziale si avvicina piuttosto a una scelta politica che ovviamente ha sollevato critiche, proteste, plauso ma anche preoccupazione da parte di esponenti politici che non hanno mai nascosto la loro avversione per lo stile trumpiano, vedi la Cancelliera Merkel. Eppure Trump non è che uno dei numerosi casi in cui account privati sono stati zittiti da algoritmi dei social per presunta violazione delle regole di Twitter. Ma con 88 milioni di follower il profilo di POTUS ha una funzione pubblica non è un blackout che passa inosservato.
Potersi esprimere liberamente sulle piattaforme social appartiene ai diritti fondamentali della persona fisica? La decisione di Facebook di zittire il Presidente uscente degli Stati Uniti d’America va ricondotto a un abuso di posizione dominante proprio dopo che per anni il social blu aveva concesso a Donald Trump di curvare a suo piacimento la realtà?
Avevano il diritto due imprenditori privati di sostituirsi all’autorità e dettar legge alla politica tradizionale che non riesce più a fare a meno della Rete? Hanno sbagliato a farlo? Oppure hanno sbagliato a intervenire solo ora? E’ un ricatto o un punto di non ritorno nella battaglia di libertà di espressione?
È giunta l’ora di regolamentare i social o piuttosto di regolamentare i comportamenti degli utilizzatori delle piattaforme digitali?
Di questo e altro si discuterà durante l’incontro promosso dai Copernicani, con 4 brevi interventi iniziali di Carlo Alberto Carnevale Maffè, Carlo Piana, Valentino Spataro e Stefano Quintarelli. Poi microfoni aperti per dibattito …
giovedì 14 gennaio ore 21,
non mancate e ricordatevi di caricate le vostre domande su Slido.
Sempre sull’argomento segnaliamo inoltre gli articoli apparsi il giorno 11 e 12 gennaio 2021 su Il Foglio e su alterthink.it a firma di soci Copernicani.
Per partecipare all’incontro clicca sul pulsante qui sotto alle ore 21:00 di giovedì 14 gennaio.
Assicurati di avere Zoom installato sul tuo PC.
In alternativa ti verrà indicato di installarlo durante la fase di collegamento.
Foto di Gerd Altmann da Pixabay
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