I soldi investiti in ricerca sono soldi spesi bene, perché i dati ci dicono che ogni ricercatore italiano è in media del 20% più produttivo di un collega tedesco e del 30% rispetto a un francese. Allo stato attuale lo Stato italiano spende in ricerca di base €6 miliardi e 3 miliardi in ricerca applicata, in tutto lo 0,5% del PIL che è la metà di quello che spendono mediamente i paesi del nord Europa. Ecco perché da alcuni mesi circola sui tavoli istituzionali il piano Amaldi con la proposta di assegnare più fondi alla ricerca per arrivare fino al 1,1% del PIL entro il 2026.
La ricerca è il motore dell’innovazione tecnologica e funge da traino per l’evoluzione delle forme di lavoro. Il nostro benessere e quello delle prossime generazioni è condizionato dallo sviluppo tecnico-scientifico: nel campo della biologia come delle scienze sociali, della matematica, medicina, scienze dell’agricoltura, umanistiche e artistiche. Una considerazione ancora poco interiorizzata da cittadini e pubblici decisori.
La “società della conoscenza”, puntualmente evocata, non è solo una questione di finanziamenti ma anche di riorganizzazione degli attori del sistema della ricerca e dell’innovazione per migliorarne l’impatto economico, sociale e ambientale.
Come attrarre i migliori talenti? Come far tornare i cervelli in fuga (da non confondere con la mobilità temporanea utile per la qualità degli scienziati)? Come rispondere al fenomeno del precariato? Pubblicare o brevettare e i principi della Scienza Aperta? Come creare l’humus favorevole per l’industrializzazione dei progetti di ricerca? Quali competenze servono per favorire realmente il trasferimento tecnologico? Come fare parlare la ricerca con gli imprenditori e con il capitale di rischio? Di chi la proprietà della ricerca: del ricercatore o dell’istituto? Quale ricerca nel Mezzogiorno?
Diverse gli argomenti affrontati nel prossimo incontro con Federico Testa, presidente di ENEA, ente pubblico di ricerca italiano che opera nei settori dell’energia, dell’ambiente e delle nuove tecnologie a supporto delle politiche di competitività e di sviluppo sostenibile.
Modera Francesco Saverio Nucci. Martedì 27 ottobre ore 21.
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